Nomadi - Leredità

Erano gi^Forni lasciati dav^Bbanti tra la co^Fllina e l’os^Cteria Con la no^Amtte che bussa le^Bbggera per non tu^Frbare la nos^Ctra ma^Fgia Come un f^Fuoco la neve dei p^Bbioppi tutto cons^Fuma e brucia^C via Bam rim^Amasti davanti al bicc^Bbhiere a cons^Fervare la nost^Cra ironia^F.

^Dm Nelle c^Amanzoni riecheggia l’imm^Bbagine di chi non c^F’è Di chi è an^Amdato per noia o per ra^Dmbbia, di chi la str^Bbada l’ha persa da ^Csé E l’imm^Fagine di chi vor^Bbrebbe, ma al tav^Folo non sie^Cderà Di chi, st^Amanco, ha passato la ^Dmmano e ha l^Bbasciato l’^Ceredit^Fà.

Ma le no^Ftti proseguono in^Bbtense, sino al^F tramonto si^C ballerà Sino al tram^Fonto della ^Bbvita, finché f^Forza e gioia^C sarà E’ rimas^Fto ancora del vin^Bbo per il compa^Fgno che vorr^Cà Non ha anc^Fora né un nome né un v^Bbolto, ma al no^Fstro tavolo c^Comunque s^Farà Se per qu^Falcuno è calato il si^Bbpario e la v^Fita ha detto di ^Cno Il ric^Amordo consola il mio t^Bbempo, proprio ad^Fesso che t^Cempo non h^Fo.

^Dm Nelle c^Amanzoni riecheggia l’imm^Bbagine di chi non c^F’è Di chi è an^Amdato per noia o per ra^Dmbbia, di chi la str^Bbada l’ha persa da ^Csé E l’imm^Fagine di chi vor^Bbrebbe, ma al tav^Folo non sie^Cderà Di chi, st^Amanco, ha passato la ^Dmmano e ha l^Bbasciato l’^Ceredit^Fà.

^Dm Nelle c^Amanzoni riecheggia l’imm^Bbagine di chi non c^F’è Di chi è an^Amdato per noia o per ra^Dmbbia, di chi la str^Bbada l’ha persa da ^Csé E l’imm^Fagine di chi vor^Bbrebbe, ma al tav^Folo non sie^Cderà Di chi, st^Amanco, ha passato la ^Dmmano e ha l^Bbasciato l’^Ceredit^Fà.