Nomadi - La collina

^EmDove f^Dinisce la ci^Ctt^Dà ^Emdove il r^Dumore se n^Ge ^Bva ^Emc’è una col^Clina ch^Eme nessu^Cno vede mai ^Emperché una^C nebbia come un velo la^D ricopre fino al cielo dall’^Geter^Bnità^Em. ^{D C D}

^EmNessuno m^Dai la trove^Crà ^{D Em}la strada^D forse è in altra^G e^Btà ^Emse conosciuta m^Ca l’ab^Embiam scordata o^Crmai ^Eml’abbiam sco^Crdata e si è perduta lungo i^D giorni della vita nell’e^Gtern^Bità. ^{Em D C D}

^EmForse l’abbiam vista nel pa^Cssato ma il ricordo se ne è an^Emdato dalla^D m^Aen^Ete, ^Emcercala negli angoli del^C sogno per portarla lungo il ^Emvolto del^D p^Are^Esente, ^Emoh se solamente io p^Cotessi rivederla come a^Emdesso per ^Dun^A’o^Era ^Emso di fiori grandi come^C soli ma mi sfuggono i col^Emori a^Dnc^Aor^Ea.

^EmRicordo che ^Dalla som^Cmi^Dtà ^Emc’è un uomo^D che sta sempr^Ge ^Blà ^Emper imped^Cire ch^Eme qualcuno c^Cada giů ^Emda quella ma^Cgica collina dalla ^Dparte che declina e non r^Git^Bor^Emni ^Dpi^Ců.^D

^EmAnche io fra i ^Dfiori temp^Co ^Dfa ^Emgiocavo^D sulla som^Gmi^Btà ^Emcon i co^Cmpagni mi^Emei dentro al^Cla segale ^Emma il prendi^Ctore non mi ha scorto ^Dquando son caduto al mondo per l’et^Gerni^Btà.^{Em D C D}