Francesco Guccini - Radici

La ^Ccasa sul con^Gfine della ^Dsera ^Coscura e sil^Genziosa se n^De sta, re^Cspiri un'aria l^Gimpida e leg^Dgera e ^Csenti voci ^Gforse di altra ^Detà, e ^Csenti voci ^Gforse di altra ^Detà...

La ^Ccasa sul con^Gfine dei ri^Dcordi, la ^Cstessa sempre, ^Gcome tu la ^Dsai e ^Ctu ricerchi ^Glà le tue ra^Ddici se ^Cvuoi capire l'^Ganima che ^Dhai, se ^Cvuoi capire l'^Ganima che ^Dhai...

^CQuanti tempi e quante ^Gvite sono scivolate ^Dvia da te, ^Ccome il fiume ^Gche ti passa a^Dttorno, ^Ctu che hai visto nascere e mo^Grire gli ante^Dnati miei, ^Clentamente, ^Ggiorno dopo ^Dgiorno

^Emed io, l'ultimo, ti chiedo se co^Anosci in me ^Emqualche segno, qualche traccia di ^Aogni vita ^Co se solamente io ri^Ecerco in te ri^Csposta ad ogni ^Gcosa non ca^Dpita, ri^Csposta ad ogni ^Gcosa non ca^Dpita...

Ma è i^Cnutile cer^Gcare le pa^Drole, la ^Cpietra antica ^Gnon emette ^Dsuono o ^Cparla come il ^Gmondo e come il ^Dsole, pa^Crole troppo ^Ggrandi per un ^Duomo, pa^Crole troppo ^Ggrandi per un ^Duomo...

i ^Criti antichi^G e i miti del ^Dpassato e ^Cte li senti dentr^Go come mani^D, ma^C non compren^Gdi più il si^Dgnificato, ma ^Cnon comprendi ^Gpiù il signifi^Dcato... C G D

^CMa che senso esiste in ciò che è ^Gnato dentro ai muri ^Dtuoi, ^Ctutto è morto e ne^Gssuno ha mai sa^Dputo ^Co solamente non ^Gha senso chieder^Dsi, io ^Cpiù mi chiedo e ^Gmeno ho cono^Dsciuto.

^EmEd io, l'ultimo, ti chiedo se ^Acosì sarà ^Emper un altro dopo che ^Avorrà capire ^Ce se l'altro dopo qui ri^Etroverà il ^Csolito si^Glenzio senza ^Dfine, il ^Csolito si^Glenzio senza ^Dfine...

La ^Ccasa è come un ^Gpunto di me^Dmoria, le ^Ctue radici ^Gdanno la sa^Dggezza e p^Croprio questa è ^Gforse la ri^Dsposta e ^Cprovi un grande ^Gsenso di dol^Dcezza, e ^Cprovi un grande ^Gsenso di dol^Dcezza...