Francesco Guccini - L'avvelenata

^CMa s'io avessi^G previsto tut^Amto questo, dati ca^Emusa e pret^Festo, le attu^Gali conclusi^Coni^G cred^Cete che per qu^Gesti quattro s^Amoldi, questa gl^Emoria da str^Fonzi, avrei scr^Gitto canz^Eoni^E7 va ^Fbeh, lo ammetto che mi son sb^Cagliato e acc^Fetto il crucifige e così s^Cia^G, chiedo t^Cempo, son d^Gella razza m^Amia, per qu^Emanto grande s^Fia, il pr^Gimo che ha studi^Cat^Go

Mio p^Cadre in fondo av^Geva anche rag^Amione a ^Emdir che la pensi^Fone è davv^Gero import^Cant^Ge, mia m^Cadre non av^Geva poi sbagl^Amiato a d^Emir che un laure^Fato conta pi^Gù d'un cant^Eante^E7

^Fgiovane e ingenuo io ho perso la t^Cesta, sian st^Fati i libri o il mio provincial^Cism^Go, e un c^Cazzo in culo e acc^Guse d'arriv^Amismo, d^Emubbi di qualunqu^Fismo, son q^Guello che mi r^Cesta ^G Voi cr^Citici, voi pe^Grsonaggi aus^Amteri milit^Emanti sev^Feri, chiedo sc^Gusa a voss^Cìa ^G pe^Crò non ho mai d^Getto che a c^Amanzoni si f^Eman rivoluzi^Foni, si ^Gpossa far poesi^Ea ^E7

^Fio canto quando posso, come p^Cosso, ^Fquando ne ho voglia senza applausi o f^Cisch^Gi v^Cendere o no non p^Gassa fra i miei r^Amischi, ^Emnon compr^Fate i miei d^Gischi e sput^Catemi add^Gosso

^CSecondo voi ma a m^Ge cosa mi f^Amrega ^Emdi assumermi la b^Fega di st^Gar quassù a ca^Cntare^{G C}godo molto di pi^Gù nell' ubria^Amcarmi ^Emoppure a masturb^Farmi o, al l^Gimite, a scop^Eare ^E7

^Fse son d'umore nero allora scr^Civo ^Ffrugando dentro alle nostre mis^Cer^Gie ^Cdi solito ho da f^Gar cose più s^Amerie, ^Emcostruire su mac^Ferie o m^Gantenermi v^Civo ^G

Io t^Cutto, io niente, io st^Gronzo, io ubria^Amcone, io po^Emeta, io buff^Fone, io an^Garchico, io fasc^Cista,^G io r^Cicco, io senza s^Goldi, io radi^Amcale, io div^Emerso ed io ugu^Fale, negro, eb^Greo, comun^Eista^E7! Io fr^Focio, io perchè canto so imbarc^Care, io f^Falso, io vero, io genio, io cret^Cino^G

io s^Colo qui alle q^Guattro del mat^Amtino, l'ang^Emoscia e un po' di vin^Fo, v^Goglia di bestemmi^Care! ^G Sec^Condo voi ma ch^Gi me lo fa ^Amfare di st^Emare ad ascolt^Fare chi^Gunque ha un tiram^Cento?^{G C}Ovvio, il medico d^Gice "sei depr^Amesso", nemm^Emeno dentro al c^Fesso poss^Giedo un mio mom^Eento.^{E7 F}Ed io che ho sempre detto che era un gi^Coco ^Fsapere usare o no ad un certo m^Cet^Gro: ^Ccompagni il gioc^Go si fa peso e t^Ametro, ^EmComprate il mi^Fo didietro, i^Go lo vendo per ^Cpoco!^G Coll^Ceghi cantaut^Gori, eletta sch^Amiera, che si v^Emende alla s^Fera per un p^Go' di mil^Cioni^G, ^Cvoi che siete c^Gapaci fate b^Amene a av^Emer le tasche p^Fiene e non s^Golo i cogl^Eioni..^E7.

Che c^Fosa posso dirvi? Andate e f^Cate, ^Ftanto ci sarà sempre, lo sap^Cet^Ge, un m^Cusico fall^Gito, un pio, un teor^Amete, un B^Emertoncelli o un pr^Fete a spar^Gare cazz^Cate!^G

Ma s'^Cio avessi prev^Gisto tutto q^Amuesto, dati c^Emausa e pret^Festo, f^Gorse farei lo st^Cesso^G, mi pi^Cace far canz^Goni e bere v^Amino, mi p^Emiace far cas^Fino, poi sono ^Gnato f^Eesso^E7 e qu^Findi tiro avanti e non mi sv^Cesto dei p^Fanni che son solito port^Ca-^Gre: ho t^Cante cose anc^Gor da raccont^Amare per c^Emhi vuole a^Fscoltare^G e a culo tu^Ctto i^Gl resto!