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# by Maurizio Codogno (mau@beatles.cselt.stet.it)
Title: Un matto
Subtitle: Fabrizio De Andr'
[D][A][E][A][D][A][E][A]
Tu Aprova ad avere un Dmondo nel Acuore
e non Driesci ad eAsprimerlo B7con le paErole
e la Dluce del giorno si diEvide la pAiazza
tra un vilDlaggio che Aride e te, lo Escemo, che Apassa
e nepDpure la notte ti Elascia da Asolo:
gli altri Dsognan se Astessi e tu Esogni di Aloro.
[D][A][E][A][D][A][E][A]
E s', anche tu andresti a cercare
le parole sicure per farti ascoltare:
per stupire mezz'ora basta un libro di storia,
io cercai d'imparare la Treccani a memoria,
e dopo maiale, Majakowsky e malfatto
continuarono gli altri, fino a leggermi matto.
E Bbsenza sapere a chi doEbvessi la Bbvita,
in Ebun maniBbcomio io C7l'ho restituFita:
qui Ebsulla collina dormo FmalvolentBbieri,
epEbpure c'' Bbluce ormai nei Fmiei penBbsieri,
qui Ebnella penombra ora inFvento paBbrole,
ma rimEbpiango una Bbluce, la Fluce del Bbsole.
[Eb][Bb][F][Bb][Eb][Bb][F][Bb]
Le mie ossa regalano ancora alla vita,
le regalano ancora erba fiorita.
Ma la vita ' rimasta nelle voci in sordina
di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina;
di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia:
"una morte pietosa lo strapp' alla pazzia".