Fabrizio de André - Laudate hominem

^Em La^Em7udat^C7+e do^{B7 A E}mi-nu^Emm ^Em7Lau ^C7+date^Bb d^Ao m^Emi num [Strofa 1] ^EmIl potere che cercava ^Em7il nostro ^C7+umore mentre uc^Bcideva nel nome d'un ^Emdio nel nome d'un^Em7 dio uccideva un^C7+ uomo nel nome di quel ^Bdio si a^Assolse.

Poi ^Emchiamò dio^Em7 poi chiamo di^C7+o poi chiamò dio quell'uomo e ^Anel suo^Em nome nuovo nom^Em7e altri uomini ^C7+altri uomini^B5 uc^Bci-se

^EmNon^Em7 voglio p^C7+ensar^B7ti figlio^Em di Dio ma ^Em7figlio dell^C7+'uomo, f^B7ratello anc^Emhe mio.

^B4Lau^B9date dominum [Strofa 2] An^Emcora una volta^Em7 abbracciamo l^C7+a fede che insegna ad a^Bvere ad avere il d^Emiritto al ^Em7perdono, pe^C7+rdono sul male c^B7ommesso nel nome d'un ^Emdio che il male no^Em7n volle, il male non ^C7+volle finché restò uomo ^B7uomo.

^EmNon^Em7 posso pe^C7+nsarti^B7 figlio d^Emi Dio ma ^Em7figlio dell'^C7+uomo, f^B7ratello anc^Emhe mio.

^B4Lau^B9date ^{E F E} lauda^Fte ^Emdominum [Strofa 3] ^CQualcuno qualcuno^D7 te^D4ntò di im^Gitarlo ^G7se non ci riu^Emscì fu scu^Dsato anche lui perdo^Cnato^{Am7 Em Em7}perché ^C7non^B s^Ai ^E i--mi-ta ^Emimita un^C7 di^B7o, ^Em un ^Em7dio va t^Cemu^Am-to e lo^B4dato lodato

^EmLau^Em7-dat^C7+e ho^Bmi^A-ne^Eeee^Emem ^{Em7 C7+ B7 A Em}No, non^Em7 devo p^C7+ensar^B7ti figlio^A di Dio ma ^Em7figlio dell'^Amuomo, f^B7ratello anc^Emhe mio. ma ^Em7figlio dell'^Amuomo, f^B7ratello anc^Emhe mio.