Fabrizio de André - Ballata degli impiccati

T^Bmutti morimmo a s^Emtento ingoiando l'ultima v^Bmoce tirando calci al v^Aento vedemmo sfumar la l^Bmuce L^Bm'urlo travolse il ^Emsole l'aria divenne stre^Bmtta cristalli di paro^Ale, l'ultima bestemmia d^Bmetta

^BmLa l^Ema la^Bm la ^Ala ^Bmla [Verse 2] P^Bmrima che fosse f^Eminita ricordammo a chi vive an^Bmcora che il prezzo fu la v^Aita per il male fatto in un'^Bmora P^Bmoi scivolammo nel ^Emgelo di una morte senza abb^Bmandono recitando l'antico cre^Ado di chi muore senza pe^Bmrdono

^BmLa l^Ema la^Bm la ^Ala ^Bmla [Verse 3] ^BmChi derise la nostra sco^Emnfitta e l'estrema vergogna ed il ^Bmmodo soffocato da identica stre^Atta impari a conoscere il n^Bmodo ^BmChi la terra ci sparse sull^Em'ossa e riprese tranquillo il cam^Bmmino giunga anch'egli stravolto alla ^Afossa con la nebbia del primo mat^Bmtino

^BmLa l^Ema la^Bm la ^Ala ^Bmla [Verse 4] ^BmLa donna che celo' in un sor^Emriso il disagio di darci m^Bmemoria ritrovi ogni notte sul vi^Aso un insulto del tempo e una sco^Bmria ^BmColtiviamo per tutti un ranc^Emore che ha l'odore del sangue rappr^Bmeso cio' che allora chiamammo dol^Aore è soltanto un discorso sos^Bmpeso

^BmLa l^Ema la^Bm la ^Ala ^Bmla ^BmLa l^Ema la^Bm la ^Ala ^Bmla